Simbolismo e tradizione. Curiosità e significati tra il profano e il cristiano
Il Presepe, come ci insegna Eduardo De Filippo in Natale in Casa Cupiello, è per Napoli e i napoletani una delle tradizioni natalizie irrinunciabili. È storia, è vincolo, è tradizione.
Certo, una tradizione secolare che per questo natale 2021 risente della crisi di San Gregorio Armeno, colpita dall’emergenza Covid con tutto ciò che ne consegue in termini di chiusure anticipate, danni al turismo e spirito natalizio. In attesa di poter ammirare la storica via dei pastori affollata da curiosi e compratori, è bene spolverare le opere che abbiamo in casa e ripercorre i miti e i significati di uno dei simboli più importanti del Natale.
Il presepe napoletano si presta come un racconto popolare anacronistico che è stato tramandato di generazione in generazione, arricchitosi via via di storie e significati dai rimandi sia religiosi che laici.
Un simbolismo caratterizzato da una bellezza profonda che unisce popoli e culture multietniche alle falde del Vesuvio.
Quella del presepe non si presenta come una scenografia nata per caso. Anzi, ogni elemento della rappresentazione ha un suo specifico significato. È il riflesso di antiche tradizioni che incorpora la mitologia, le leggende e le credenze popolari, il sacro e il profano, la lotta tra il bene e il male e la tradizione cristiana.
Angelo La grotta con la Famiglia Il pastore zampognaro L’appestato Zi’ Vicienz’ e Zi’ Pascale Donna Carmela Benino I Re Magi
Gli elementi essenziali del presepe napoletano
Il Presepe Napoletano è in primo luogo una rappresentazione misterica, una specie di cammino iniziatico dell’uomo (discesa e ascesa), dove si riscontrano due fattori: il tempo sospeso e l’ambientazione notturna.
Secondo Luca Zolli, autore del saggio Il Simbolismo del Presepe Napoletano, esistono circa 72 elementi fondamentali per costruire il Presepe napoletano (nella Smorfia il 72 è il numero della Meraviglia, poiché l’intento è quello di stupire). Tre, invece, sono le scene narrative di riferimento: la Natività, l’Annuncio della buona novella ai pastori e la Taverna.